Sono trascorsi quasi due mesi dal Consiglio europeo del 24 e 25 marzo scorso quando Ursula von der Leyen decise di scuotere le coscienze dei 27 Stati dell’Unione europea inviando loro una lettera con lo scopo di coordinarsi in previsione della data del 1 luglio 2023 momento in cui ogni stato membro dovrà agire in prima persona sul problema della migrazione illegale
Una svolta storica per l’Italia che per anni ha gestito lungo le proprie coste le situazioni drammatiche dovute agli sbarchi clandestini, frutto di traffici illeciti dei migranti costretti a scappare da situazioni di vita incompatibili con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.
Luglio è diventato un miraggio, una bussola per il governo italiano perché, a supporto dei controlli, dovrebbero diventare operativi i nuovi sistemi di sorveglianza attraverso droni e radar lungo le principali rotte marittime del Mediterraneo solcate dai traffici illegittimi.
La svolta vedrà il rafforzamento dei controlli marittimi e terrestri con la creazione di corpi speciali sui confini dei Balcani attraverso il rafforzamento dei funzionari della Frontex l’Agenzia europea della guardia frontiera e costiera. Di conseguenza per l’Italia e anche per gli altri Stati dell’Unione l’impegno finanziario dovrà essere maggiorato, non basteranno più gli importi stanziati sul medio periodo ma le promesse dovranno essere consolidate da nuove proposte collaborative comunitarie per affrontare insieme lo sviluppo delle politiche di asilo e immigrazione.
Sono questi i punti evidenziati da Ursula von der Leyen nella lettera redatta e inviata agli Stati dell’Unione stimolata anche dal naufragio della piccola imbarcazione partita dalla Turchia e naufragata il 26 febbraio a Steccato di Cutro in provincia di Crotone. Un richiamo dell’attenzione comunitaria su un focus importante, sottolineando l’aggiunta del recente stanziamento di 110 milioni di euro da sommarsi ai precedenti per combattere il traffico clandestino con ogni mezzo a disposizione. I milioni stanziati saranno così circa 600 uniti all’aumento dei controlli marittimi e terrestri e l’utilizzo più capillare dei mezzi di controllo compresa la registrazione su Eurodac (il database europeo delle impronte digitali). Ursula von der Leyen auspica, nella conclusione della lettera, anche l’attuazione degli obiettivi programmati e da raggiungere alle modifiche della Convenzione di Dublino. Nel frattempo l’Italia sta vivendo una crisi diplomatica italo-francese che, di conseguenza, complica gli sviluppi sul fronte immigrazione, scaturita da una dichiarazione del ministro degli interni francese Gérard Darmanin sull’operato di Giorgia Meloni proprio riguardo al dossier immigrazione, accusandola di essere incapace di gestire i problemi migratori per i quali è stata eletta. Di conseguenza il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, indignato ha annullato il viaggio a Parigi. Siamo in attesa degli ulteriori sviluppi in ambito europeo e italiano soprattutto per la situazione migranti.
Sara Cacciarini